Sull'origine di Arcore non esiste documentazione certa: dall'etimologia si può dedurre un'origine romana, probabilmente con contaminazioni celtiche. L'etimologia del nome Arcore è infatti controversa: alcuni lo ricollegano al dio Ercole, per il cui culto qui forse sorgeva un tempio in suo onore, altri lo associano ad un arco eretto dai romani.
• I documenti più antichi finora ritrovati risalgono al secolo IX e sono relativi a donazioni alle chiese locali da parte di abitanti di "vico Arcole" o "loco Arculi".
• Arcore nel medioevo appartiene alla pieve di Vimercate ed è segnalata la presenza di due monasteri: il monastero benedettino di S. Martino e la casa delle Umiliate a S. Apollinare.
• Nel trecentesco Liber Sanctorum di Goffredo da Bussero è citata la Chiesa di S.Eustorgio che diverrà la Parrocchia della comunità ai tempi di S.Carlo Borromeo.
• La costruzione dell'attuale chiesa parrocchiale risale al 1716.
• Dal punto di vista politico Arcore segue le vicende feudali del feudo di Vimercate.
• A partire dal XVI secolo si hanno documenti sulle acquisizioni di terreni e sui passaggi di proprietà da parte di famiglie aristocratiche quali i Durini, i Giulini, i D'Adda, i Barbò e i Casati. In particolare il territorio di Arcore viene scelto da alcune di queste famiglie per la costruzione di residenze di pregevole fattura architettonica, con parchi di notevole estensione e di grande valore paesaggistico:
• Villa San Martino, edificata sul monastero omonimo dai Giulini, passò poi in proprietà ai Casati ed è oggi di proprietà Berlusconi;
• Villa Borromeo d'Adda, dal 1980 di proprietà comunale, è inserita in un ampio parco pubblico; si può visitare la cappella che ospita sculture dei Vela (1850);
Villa Ravizza, la più recente, di proprietà privata, famosa soprattutto per il giardino all'italiana;
Villa "La Cazzola" la più antica (sec. XVI), in origine di proprietà dei Durini, deve il suo attuale aspetto all'intervento di Carlo Amati famoso architetto monzese del 1812; la villa di proprietà privata è inserita in un grande parco.
Villa Buttafava, edificio signorile tardo settecentesco, ora ristrutturata come centro residenziale;
Palazzo Durini situato in frazione Bernate, dominava le 5 corti che costituivano l'antico borgo rurale.
• Il territorio comunale copre una superficie di 9,23 kmq, ad una altitudine media sul livello del mare di 193 metri (min. 179 e max 222).
• Arcore è situato a nord - est di Milano, confina con i comuni di Vimercate, Usmate Velate, Concorezzo, Villasanta, Biassono, Lesmo e Camparada.
• Attualmente conta una popolazione complessiva di 17.636 abitanti(dati al 31.12.2009). Negli anni 60/70 il paese ha avuto un incremento considerevole dovuto alla trasformazione ed al passaggio da centro agricolo a centro di forte presenza industriale e artigianale.
• In piu’, nel 1963 la frazione di Bernate e' passata dal Comune di Usmate al Comune di Arcore.
• Dal punto di vista geologico, il territorio del comune di Arcore, compreso fra il corso del fiume Lambro e della Molgora e' sviluppato su terreni fluvioglaciali, terrazzarti, deposti durante l'attività antica e recente dei corsi d'acqua sopra citati ; sono perciò riconoscibili da nord a sud:
• Il morenico Mindel-ghiaie e limi fortemente ferrettizzati
• Il fluvioglaciale Mindel-ghiaie e argille
• Il fluvioglaciale Riss-ghiaie e sabbie
• Il fluvioglaciale Wurm-ghiaie e sabbie
• oltre ai depositi fluviali dei greti attuali.
• Arcore è facilmente raggiungibile in automobile in quanto collegata al sistema autostradale dalla vicinissima Tangenziale Est Milano.
• Arcore è servita dalla linea ferroviaria Milano – Lecco e Milano – Bergamo ed, in questo senso, risulta assicurato il collegamento con Monza, Milano, Lecco e Bergamo.
Relativamente al trasporto pubblico, il territorio è servito da diverse linee automobilistiche.